Pensionati lasciano il loro paese per il Guatemala, poi si pentono e tornano: la bizzarra avventura

Un gruppo di pensionati ha lasciato il loro paese per trasferirsi in Guatemala, per poi scoprire che non era stata una grande idea e fare ritorno a casa.

Questa storia sta facendo il giro del mondo per la sua unicità e per i due protagonisti che hanno avuto voglia di raccontarla.

Scelta del Guatemala
Pensionati in Guatemala (Sheiva.it)

Robert Zimmerman, 72 anni, e sua moglie avevano passato tutta la vita negli Stati Uniti e nonostante avessero lavorato entrambi una pensione tranquilla per loro non sembrava alla portata. Per questo i due hanno deciso di cercare nuove opportunità all’estero, sfruttando paesi a inflazioni minori e che non creassero la stessa preoccupazione nel gestire le giornate.

Avevano deciso così di trasferirsi in Guatemala, Stato dell’America Centrale che a oggi conta quasi 18 milioni di abitanti. Dopo il licenziamento Robert aveva trovato poco sostegno negli assegni di disoccupazione e si era reso conto che la pensione sarebbe stata per la sua famiglia una vera e propria agonia. Da questo era sorta l’idea di ragionare su un trasferimento che avrebbe permesso a lui e all’adorata moglie di vivere in maggiore serenità in un posto con dei prezzi decisamente differenti.

Una storia molto particolare

Robert Zimmerman ha parlato della storia sua e della moglie al Business Insider, dove ha specificato: “Non avevo accumulato abbastanza risparmi per la pensione”. Per prima cosa si erano trasferiti da Seattle a Phoenix per poi andare a Houston dove aveva trovato un altro lavoro in ufficio.

Pensionati guatemala
Guatemala, la decisione dei due pensionati (Sheiva.it)

Poi però arriva l’idea: “ero stanco della monotonia del lavoro e pensavo che trasferendoci in Guetamala, dove il costo della vita è più basso, saremmo stati meglio“. Non sapeva evidentemente cosa lo aspettava nonostante con la moglie era stato due settimane nel paese per scoprirlo.

Avevano deciso di trasferirsi nel villaggio di San Marcos La Laguna sulle sponde del Lago Atitlan dove a farla da protagonista era un paesaggio straordinario e delle casette colorate oltre a piccoli bar immersi nella natura della giungla. Non sapevano però che dietro c’erano delle difficoltà: “Non ci sentivamo sicuri in quella casa, se ci fosse stato un terremoto non saremmo sopravvissuti”.

Questo li portò a trasferirsi a Panajacheò, una città più grande, ma circondata da vulcani dove la barriera linguistica aveva fatto il resto per far capire alla coppia che forse la scelta era stata presa in maniera avventata e che il ritorno a casa era quello che dovevano fare per risistemare le cose.

Gestione cookie