La morte di Alain Delon porta all’appello tanti episodi e aneddoti sulla sua vita. Alcuni dei quali raccontati anche da donne con cui ha avuto delle relazioni.
Tra queste c’è anche l’italiana Dalila Di Lazzaro che ha voluto spiegare alcuni dei momenti vissuti con lo straordinario attore francese.
Quando i due si sono incontrati lei aveva appena 23 anni ed era una delle modelle più apprezzate del panorama italiano. Al Corriere della Sera Dalila racconta: “Era focoso, l’ultima volta abbiamo fatto l’amore dietro la sua roulotte-camerino, in piedi, come i ragazzini. A fine riprese ci scambiammo un dono: lui un medaglione, io il suo ritratto. All’anteprima andai col mio fidanzato, Alain mi disse che me ne facevo di uno così normale e che dovevo stare con lui. Col senno del poi ho sbagliato, dovevo rimanere con lui”.
Aggiunge: “È crollato quando l’ultimo grande amore l’ha lasciato per un banchiere. Ho provato a rivederlo, ho cercato invano di mettermi in contatto con lui attraverso il figlio Anthony e ora vivo con questo rimorso”.
Dalila Di Lazzaro e Alain Delon
Ma dove si conobbero Dalila Di Lazzaro e Alain Delon? La donna spiega: “Indossavo una tutina a righe bianche e blu, ero abbronzata, biondissima e avevo la schiena nuda. Mi ritrovati in fondo alla hall accanto all’ascensore con Alain e Mireille Darc. Lei premette il pulsante, lui mi guardò e mi mandò un bacio. Per me era un mito, bello come il sole. Tutto finì lì per poi proseguire mesi dopo durante le riprese del film di Zorro a Roma. Sperando di rincontrarlo lo vidi al bar. Era di nuovo con delle amiche”.
Aggiunge: “Dandomi del lei mi disse in italiano se potevo seguirlo in camerino. Non ricordava di avermi visto già. Lo richiamarono sul set. Chiesi dove fosse il suo camerino e un tipo delle produzioni a gran voce mi prese a male parole dicendo che tutte volevamo lui. Dal nulla sbucò e mi fece un segno di seguirlo”.
Entra nei dettagli: “Disse che ero troppo truccata, mi portò in bagno, mi lavai, lui mi asciugò e disse: hai un volto fantastico, stai meglio così. Ti farò fare un film in Francia, ma devi imparare il francese”.
Conclude: “Pioveva, lui aprì il finestrino, voleva prendersi tutta la pioggia sul viso. Mi guardò era di una bellezza. Io ero incantata e intimidita. Mi disse che ci vedevamo per cena. Io inventai la scusa del mal di gola, si infastidì per ripicca invitò a cena le mie amiche, che non dissero nulla e ci rimasi male, ma l’avevo voluto”.