Un prezioso contributo a fondo perduto per l’acquisto di un pc: quali sono i requisiti per beneficiarne e come richiederlo?
In tempi economicamente difficili e nei quali ogni euro diventa prezioso nel contesto degli equilibri di un nucleo familiare, alcune spese in passato considerate prioritarie devono necessariamente essere messe da parte. Il rischio infatti è quello di arrivare alla fine del mese senza il denaro necessario per coprire i costi delle principali priorità, dal mutuo all’affitto, dalle bollette agli abbonamenti dei mezzi o al carburante per andare al lavoro.
Tra gli acquisti un tempo irrinunciabili e che oggi occorre valutare con molta attenzione rientrano, ad esempio, un nuovo Pc. Uno strumento utilissimo per molteplici attività ma che non sempre, oggi, ci si può permettere continuando ad utilizzare il vecchio computer a disposizione più a lungo di quanto previsto. Esiste però la possibilità di accedere ad un importante contributo a fondo perduto che potrebbe davvero fare la differenza: scopriamo di che cosa si tratta.
Prima di entrare nel merito dell’aiuto in questione occorre ricordare che, a dispetto di quanto in tanti potrebbero pensare, gli aiuti economici non sono esclusivamente quelli provenienti dallo Stato. Le singole regioni, infatti, mettono in campo ogni anno importanti risorse destinate a fornire aiuto alle famiglie ma anche alle imprese e, prestando attenzione ai bandi e alle notizie riportate sui rispettivi canali comunicativi, è possibile capire se i propri requisiti consentano di accedere ad una o più agevolazioni.
Nel caso dell’incentivo a fondo perduto per l’acquisto Pc occorre specificare che l’iniziativa in questione è chiamata Bando Voucher i4.0 ed è rivolta nello specifico alle piccole e medie imprese del territorio emiliano e, nel dettaglio, a quelle ricadenti nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.
Ci troviamo nel contesto del Bando Innovazione Digitale 2024 promosso dalla locale Camera di Commercio, volto alla “concessione di contributi alle imprese per la promozione dell’innovazione tecnologica digitale”. E si vuole in tal modo andare a fornire sostegno economico alle iniziative volte alla digitalizzazione dei processi aziendali.
Il contributo a fondo perduto, a fronte di un investimento minimo finanziabile di 5000 euro e fino ad un importo massimo di 10mila euro è pari al 50% delle spese sostenute (sia l’acquisto di determinati beni che servizi di consulenza e formazione relativi ad una o più tecnologie introdotte in azienda).
A patto che siano documentate e considerate ammissibili. Alle imprese in possesso del rating di legalità in corso di validità al momento della concessione del contributo verrà inoltre riconosciuta un’ulteriore premialità pari a 250 euro. Le domande possono essere presentate fino al 10 settembre. Le risorse stanziate ammontano complessivamente a 750mila euro.
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